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Dal 27 aprile fino a 1 MILIONE di euro con Simest per PMI e Grandi Imprese (1500 dip.)

Ultima novità di Simest è la riapertura del bando Transizione Digitale, Ecologica ed internazionalizzazione, oltre che per le PMI, anche per le grandi Imprese (fino a 1500 dipendenti), con massimale di spesa ammissibile fino a 1 milione di euro, 25% a fondo perduto ( 40% al sud) e il resto a tasso prossimo allo zero a 6 anni (2 preammortamento) per gli investimenti. Anche le Pmi che hanno partecipato al precedente bando con spese fino a 300 mila euro, potranno ripresentare domanda per la differenza, fino a 1 milione di euro. Tutti fondi pubblici, con esenzione della garanzia. Domande caricabili dal 27 di aprile.
Sono ammissibili le imprese in forma di società di capitale con almeno due esercizi completi e un fatturato estero pari almeno al 20% di media degli ultimi due esercizi oppure 10% dell’ultimo bilancio depositato.   Dal 3 maggio ‘22 la delibera a fondo perduto in Temporary Framework è subordinata alla preventiva autorizzazione da parte della Commissione Europea della modifica della misura. 
Spese ammissibili:
Spese per la Transizione Digitale che dovranno rappresentare almeno il 50% delle Spese Ammissibili finanziate:

-          integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali;
-          realizzazione/ammodernamento di modelli organizzativi e gestionali in ottica digitale;
-          investimenti in attrezzature tecnologiche, programmi informatici e contenuti digitali o consulenze in ambito digitale (i.e. digital manager);
-          disaster recovery e business continuity;
-          blockchain (esclusivamente per la notarizzazione dei processi produttivi e gestionali aziendali);
-          spese per investimenti e formazione legate all’industria 4.0 (es. inclusi hardware, software, macchinari e impianti, purché risulti una chiara finalità legata alla transizione digitale dell’Impresa Richiedente, mediante l’interconnessione ai sistemi aziendali o attraverso la digitalizzazione dei processi. Sono altresì finanziabili macchinari usati e in leasing, cyber security, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, simulazione e sistemi cyber-fisici, sistemi di visualizzazione, realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborative, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine).
Spese per la sostenibilità e l’internazionalizzazione che dovranno rappresentare non più del 50% delle Spese Ammissibili finanziate:
-          spese per investimenti per la sostenibilità in Italia (es. efficientamento energetico, fotovoltaico, idrico, mitigazione impatti climatici, ecc);
-          spese per internazionalizzazione (es. investimenti per singole strutture commerciali in paesi esteri, consulenze per l’internazionalizzazione, spese promozionali e per eventi internazionali in Italia e all’estero, fiere in Italia e all’estero - escluse spese relative al personale e ai viaggi - . ecc);
-          spese per valutazioni/certificazioni ambientali inerenti il finanziamento, ivi incluso le eventuali spese per le verifiche di conformità agli Orientamenti tecnici della Commissione Europea (2021/ C 58/01) sull’applicazione del principio “non arrecare un danno significativo” (“Do no significant harm – DNSH) ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852.
Il periodo che inizia dalla data di presentazione della Domanda e termina entro 24 (ventiquattro) mesi dalla Data di Stipula.
Le Spese Ammissibili: - devono essere sostenute a partire dalla data di ricezione dell’Esito della domanda, contenente l’indicazione del CUP assegnato, ed entro 24 mesi dalla Data di Stipula; si considerano sostenute alla data in cui avviene l’effettivo pagamento tramite il Conto Corrente Dedicato; devono essere effettuate indicando all’interno della causale di ogni pagamento/movimentazione: i “riferimenti delle fatture” (numero e data di emissione) a cui si riferiscono i pagamenti effettuati; il “numero di CUP” a cui il Finanziamento e l’eventuale Cofinanziamento si riferisce; “PNRR”, indicativo delle fonti finanziarie del Finanziamento e dell’eventuale Cofinanziamento.
Le spese devono inoltre essere conformi al DNSH (Principio “non arrecare un danno significativo”-“Do no significant harm” DNSH- ai sensi dell’articolo 17 del Regolamento Tassonomia (UE) 2020/8522, in conformità agli Orientamenti tecnici della Commissione europea (2021/C/58/01).

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