Il 13 aprile apre il "Bando Brexit" con fondo perduto per le imprese danneggiate dall'uscita del Regno Unito dall'UE

Grazie ai fondi europei BAR (Riserva di adeguamento alla Brexit), sia le PMI sia le Grandi Imprese che hanno sostenuto, dal 1° gennaio 2020 fino all’invio della domanda, costi aggiuntivi collegati alla Brexit, quindi all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, hanno la possibilità di recuperare fino al 100 per cento delle spese ammissibili sotto forma di contributo a fondo perduto, fino ad un massimo di 200 mila euro (in regime de minimis).
L’apertura dello sportello sarà il 13 aprile 2023 alle ore 12:00 con procedura valutativa a sportello.

Le spese ammissibili

Per spese ammissibili si intendono spese inerenti attività per le quali sia evidente un collegamento diretto con gli effetti discendenti dal recesso del Regno Unito dall’Unione Europea, per esempio:

-          Personale;
-          Viaggi, biglietti aerei, treni ecc...;
-          Spese di soggiorno, assicurazioni di viaggio, vitto, visti ecc..;
-          Costi per consulenze e servizi esterni, studi, formazione, modifica e creazione di siti web, comunicazione , attività di promozione, pubblicità, verifiche tecniche, altre consulenze specifiche, ecc…;
-          Spese per attrezzature connesse, hw, sw, macchinari e strumenti…;
-          l’incremento dei costi dei controlli doganali, fitosanitari;
-          documentazione attestante l’incremento di costi per etichettatura UKCA;
-          Spese generali (ufficio, amministrazione…), a forfait fino al 7% dei costi diretti ammissibili.
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