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Riapre il Bando Linea Green di Regione Lombardia per l'efficientamento energetico delle PMI

Il 7 febbraio, e fino ad esaurimento fondi, riapre il Bando Linea Sviluppo Green che agevola e finanzia, col supporto di banche convenzionate con la Regione, gli investimenti delle Pmi dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi produttivi. 
L’agevolazione è concessa nel quadro degli aiuti di stato del Reg. Gber o in regime De Minimis e consiste in un fondo perduto che  va dal 15% al 35% a seconda delle diverse Aree della Regione Lombardia, e in una garanzia gratuita della Regione fino al 70% del finanziamento.
Gli interventi ammissibili, che devono essere realizzati e rendicontati entro 18 mesi dal decreto di concessione dell’agevolazione, riguardano investimenti dedicati all’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese per favorire la riduzione dell’impatto ambientale dei propri sistemi produttivi, sia attraverso la riduzione dei consumi energetici sia attraverso il recupero di energia e/o la cattura dei gas serra dai cicli produttivi esistenti, per un importo minimo dell’investimento pari a euro 100.000 e con un importo massimo agevolabile (tra finanziamento supportato da garanzia e contributo a fondo perduto) pari a 3 milioni di euro.
L’intervento di efficientamento energetico per essere ammissibile deve essere corredato in fase di domanda dalla diagnosi energetica finalizzata ad individuare esclusivamente gli investimenti o le soluzioni impiantistiche da implementare e oggetto di intervento, che devono trovare riscontro negli investimenti e nelle relative voci di spesa. La riduzione delle emissioni deve essere di almeno il 30% rispetto alle emissioni ex ante relativamente alla specifica sede oggetto di intervento.

Le spese ammissibili prevedono interventi di adeguamento e rinnovo degli impianti, eventualmente combinato con il ricorso ad energie rinnovabili e all’eventuale recupero di energia, previa realizzazione di diagnosi energetiche che consentano di valutare gli interventi ottimali, che realizzino una riduzione di almeno il 30% delle emissioni climalteranti (emissioni dirette ed indirette di gas ad effetto serra) rispetto alle emissioni ex ante relativamente alla specifica sede oggetto di intervento.

Spese ammissibili
Saranno ammissibili, al netto di IVA, le seguenti tipologie di spese sostenute successivamente alla presentazione della domanda di partecipazione, purché funzionali all’intervento di efficientamento energetico ed espressamente indicati nella diagnosi energetica:

a) acquisto e installazione di macchinari, impianti di produzione, attrezzature ed hardware, necessari per il conseguimento delle finalità progettuali, in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
b) acquisto, installazione e allacciamento alla rete di impianti per la produzione di energia rinnovabili, esclusivamente in combinazione con le altre voci di spesa di cui alle lettere a), c), d), e);
c) acquisto e installazione di impianti di produzione di energia termica e frigorifera e di impianti di cogenerazione/trigenerazione;
d) acquisto e installazione di sistemi di accumulo dell’energia e di inverter;
e) acquisto e installazione di caldaie ad alta efficienza a condensazione, a biomassa ovvero pompe di calore in sostituzione di quelli in uso presso la sede oggetto di intervento ovvero funzionali al raggiungimento degli obiettivi di efficientamento energetico dichiarati;
f) acquisto e installazione di sistemi di domotica per il risparmio energetico;
g) acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell'illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, etc.) (c.d. relamping);
h) acquisto di software, licenze d’uso software e costi per servizi software di tipo cloud e saas;
i) acquisizione di brevetti;
j) opere murarie, opere di bonifica e impiantistica se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni di cui alle voci da a) a f) nel limite del 20% di tali voci di spesa;
k) Solo in Regime De minimis, costi di formazione relativi al progetto presentato;
l) Solo in Regime De minimis, spese tecniche di consulenza correlate alla realizzazione dell’intervento (progettazione, direzione lavori, relazioni tecniche specialistiche e diagnosi energetiche, contributi obbligatori dei professionisti, ecc.) nel limite del 20% dei costi di cui alle precedenti voci da a) a i);
m) Solo in Regime De minimis, spese generali determinate con un tasso forfettario pari al 7% delle spese ammissibili di cui alle precedenti lettere da a) a k) conformemente all’articolo 54 lettera a) del Regolamento (UE) n. 1060/2021.
Importante: il Bando Investimenti green, per la presentazione della domanda, richiede di allegare da subito anche una Delibera Bancaria ufficiale relativa all’importo del 90% della spesa ammissibile e prevede che, in caso di variazioni al ribasso delle spese ammissibili effettivamente poi sostenute dall’impresa, nella rendicontazione finale le spese sostenute NON possano essere inferiori al 60% del costo totale del progetto ammesso a contributo, pena la decadenza dell’agevolazione.

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